Cari amici eccoci alla seconda puntata della rubrica “Film Maledetti”. Oggi parleremo di un autentico cult movie, il film maledetto per eccellenza: Freaks.

Vidi per la prima volta Freaks nella rubrica Fuori Orario di Enrico Ghezzi e ne fui subito catturato. Il regista Browning girò un film horror usando veri mostri, in realtà persone con gravi deformità. Fino a pochi anni prima questi scherzi della natura, com’erano definiti, venivano esibiti nei circhi. La sorte che era toccata a Joseph Merrick, l’uomo che era divenuto famoso in epoca vittoriana per la sua eccezionale deformità, e la cui vicenda terribile è narrata nel bellissimo film di Lynch, The Elephant Man.

freaks l'uomo sigaro

Freaks apparve subito come un progetto segnato. Fin dalla lavorazione. Molti funzionari della MGM la casa di produzione di Thalberg cercarono subito di mettere in cattiva luce il progetto ai finanziatori. Molti produttori che lavoravano con la MGM proposero in una petizione di cacciare i mostri dagli studios.

Fitzgerald che ai tempi lavorava come sceneggiatore alla MGM si alzò disgustato quando vide alcuni di questi fenomeni, tra cui le gemelle siamesi, entrare alla mensa dello studio. La produzione pensò di rimediare  al clima ostile riservando un luogo degli studios ai fenomeni, isolandoli dal resto del mondo. Ma anche tra i tecnici il disgusto per i freaks era alto, minacciavano in continuazione di andarsene.

Tra molte traversie il film fu completato ma la fama che lo aveva già segnato durante la lavorazione lo accompagnò nella distribuzione. Il film fu bandito per 30 anni nel Regno Unito, bandito anche nell’Italia fascista e nella Germania nazista. Il film incassò poco e molte proiezioni in America furono accompagnate da polemiche e notizie allarmistiche. La MGM rinnegò il film dopo aver inutilmente sperato che l’aurea di orrore che lo circondava portasse spettatori al cinema.

Il regista Tod Browning ebbe la carriera rovinata. Soltanto anni dopo riuscì a girare qualche scialbo melodramma ma presto si ritirò dalle scene e condusse una vita schiva. Nel 1962 alcuni amici lo trovarono morto nel bagno della sua abitazione.

Il film fu riabilitato a Cannes soltanto nel 1962, l’anno della morte di Browning.

freaks

La storia di Freaks è molto semplice, un antico patto di fratellanza lega i freaks tra loro, se uno solo di loro verrà toccato da un “normale” allora scatterà la vendetta dell’intero clan. Un legame di sangue che va oltre ogni discorso di classe. La punizione per la bella Cleopatra e l’uomo forzuto per aver ingannato e ucciso il nano Hans sarà terribile.

Il film è un capolavoro, Browning costruisce un horror in cui dimostra che il vero mostro può nascondersi sotto fattezze perfettamente normali, infatti i cattivi della storia non sono i freaks, ma i due personaggi normali: la bella di turno Cleopatra e il macho, l’uomo forzuto.  Il regista ribalta ogni stereotipo e questo forse gli costò la carriera. Questa fu la vera maledizione del film: prefigurare l’0rrore nazista dove uomini superiori eliminano l’umanità imperfetta.

Nel 1948 uscì la prima edizione inglese del film che veniva preceduta da un prologo che si concludeva dicendo che la scienza moderna avrebbe posto fine a errori di natura simili. E questo solo pochi anni dopo la fine dell’orrore nazista.

L’unico freak artificioso compare alla fine quando appare Cleopatra trasformata nella donna gallina.

Inutile dirvi che Freaks è uno degli horror più belli di sempre, un film spaventoso ma anche toccante, un film coraggioso che dimostra purtroppo quanto può costare caro l’essere troppo avanti con i tempi. Tod Browning ha pagato a caro prezzo il suo coraggio ma ci ha consegnato un capolavoro che ancora oggi restituisce intatto il suo intimo significato.

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