Per la serie strane fobie oggi vi parlerò della eisoptrofobia o spettrofobia la paura ingiustificata e irrazionale degli specchi o di vedersi riflessi negli specchi.
Chi è affetto da questa paura può provare un’eccessiva ansietà che uno specchio si rompa causando una serie di calamità. In genere gli eisoptrofobici hanno un’avversione irrazionale verso la propria immagine riflessa, temono che lo specchio possa restituire loro un’immagine distorta o mostruosa, o addirittura un’altra persona, gli specchi o le superfici riflettenti sono considerate porte magiche che mettono in comunicazione il nostro mondo con altri mondi o il mondo degli inferi.
L’incertezza su chi siamo e come siamo diventa vera e propria ansia per chi vive questa fobia a tratti davvero invalidante, hanno paura che lo specchio possa rivelare cose davvero spiacevoli o inquietanti sul mondo o loro stessi, arrivano a togliere ogni specchio dalle loro case o a coprirli con teli o cartone. Non escono di casa perché temono di vedersi riflessi in una pozzanghera o in una vetrina.
In genere questa fobia si cura con una psicoterapia comportamentale.
Nel film Candyman il mostro viene evocato con una filastrocca recitata davanti ad uno specchio. In Attraverso lo specchio Alice scopre che lo specchio della propria camera è una porta di comunicazione con un mondo fantastico. Nella celebre favola di Biancaneve lo specchio è abitato da una figura magica che comunica alla Regina tutto quello che accade nelle più remote regioni.
Lo specchio è un elemento importante del nostro immaginario e dunque del nostro inconscio, è l’oggetto che ci aiuta a costruire la nostra identità, a distinguerci dagli altri, è quindi comprensibile che possa divenire elemento turbante di una personalità.
A presto con una nuova strana fobia.
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