Inauguro oggi la prima puntata della rubrica spiritismo nell’era vittoriana, incontreremo celebri spiritisti di quell’epoca, un’epoca in cui divenne di moda nell’alta società dedicarsi all’occultismo, ospitare sedute per consultare i morti e invitare nelle sale d’età personaggi investiti di una particolare aura o semplici brillanti ciarlatani.

Nella prima puntata incontreremo la figura inquietante di Helena Petrovna Blavatsky.

Fin da bambina, Helena Petrovna Blavatsky sembrava un po’ strana. Raccontava di avere amici invisibili che lei chiamava i suoi “gobbi”, e fu spesso trovata in possesso di uccelli che accarezzava finché non si addormentavano nelle sue mani. Da giovane è stata sposata per brevissimo tempo poi ha lasciato il marito e ha cominciato a vagare per il mondo per circa un decennio.

zonamorta.it helena blavatsky spiritismo nell'era vittoriana

Quando cominciò a emergere in società si diceva che avesse appreso tutte le abilità spirituali e telepatiche, dal controllo mentale alla telecinesi. Nel 1873 si trasferì a New York dove nel 1875 fondò la Società Teosofica.

La società si poneva obiettivi piuttosto alti, tra cui la comunanza degli uomini in una fratellanza universale e l’esplorazione di ogni potere spirituale e mistico che tutti gli uomini possedevano potenzialmente.

Ben presto la società ottenne l’attenzione della Società Britannica per la Ricerca Psichica, e la relazione che fecero fu tutt’altro che entusiasmante. Dopo un’indagine di tre mesi sostennero che i grandi poteri telecinetici erano una truffa ed erano ottenuti come trucchi di prestidigitazione, grazie alla destrezza manuale.

Non è che non credevano nell’occulto; semplicemente non credevano che Madame Blavatsky fosse un’autentica occultista.

In qualche modo, la società sopravvisse a quell’accusa, e nel 1888, Blavatsy pubblicò quello che sarebbe stato il suo capolavoro, un libro intitolato La Dottrina Segreta. E’ un libro davvero bizzarro. In questa opera Madame Blavatsky parla della nascita delle razze umane e dice che la quarta, la razza atlantidea, era la razza responsabile della diffusione del peccato e dell’allevamento di mostri. Mentre la prima razza era del colore della luna, la seconda razza era d’oro, e la Terza Razza era rossa, la quarta “è diventata nera con il peccato.”

Le città leggendarie di Lemuria e di Atlantide erano davvero esistite secondo questo libro. Esse sono state governate da semidei in forma umana, tutti i problemi che portarono alla loro caduta cominciarono quando un semidio malvagio salito al potere trasformò gli abitanti di Atlantide in maghi malvagi.

 

Helena Blavatsky era affiliata alla massoneria come si può intuire dal programma della sua Società teosofica, fu spesso ospite di donne aristocratiche londinesi che le fecero da mecenate. Nella sua breve parentesi italiana conobbe Garibaldi, come lei massone, partecipò alla battaglia di Mentana dove fu ferita al petto da tre pallottole. Ebbe una vita molto piena dal punto di vista intellettuale, alcuni pensano che fu bersagliata dalle polemiche e dalle calunnie perché era una donna libera che osava sfidare il potere intellettuale maschile. Morì di una banale influenza nel 1891.

 

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