Eccoci alla seconda puntata della storia dello spiritismo nell’era vittoriana con le sorelle Fox, coloro che di fatto fondarono lo spiritismo. Tutto inizia il giorno in cui le sorelle Maggie, Kate e Leha scoprono che nella loro casa vive lo spirito di un venditore ambulante ucciso in quella stessa casa molto tempo prima. Le sorelle riescono a comunicare attraverso dei colpi sul pavimento a cui lo spirito risponde.

Lo spirito venne chiamato “Mr.Splitfoot”, piede biforcuto, chiara allusione al demonio, in seguito però lo spirito dichiarò di chiamarsi Charler B. Rosma.

La svolta avviene quando vengono ospitate da una coppia di Shakers (profeti di Cevennes), una setta quacchera il cui ascetismo religioso era visto con estremo sospetto dall’ordine costituito, tanto che furono perseguitati ovunque andarono, all’interno di questa comunità nasce lo spiritismo, cioè quella tecnica e quella sapienza che permette di comunicare con gli spiriti dei morti.

Margaret e Kate divengono ben presto famose e alle loro conferenze presenziano anche personaggi illustri come lo scrittore James Fenimore Cooper, vengono inoltre introdotte nell’alta società dove ricevono finanziamenti e protezioni. Ma dove iniziano anche a bere cosa che porterà in seguito ai dissidi con la sorella Leha e alla famosa confessione di Margaret pubblicata nel 1888 sul New York World dove vengono descritti i trucchi con cui le sorelle ottengono le risposte dai morti. Nella lettera Margaret descrive anche come riuscirono a ingannare la loro madre, come riuscivano a far credere ai parenti che le interrogavano sui loro defunti che il defunto comunicasse con loro attraverso colpetti.

Margaret voleva gettare discredito su Leha ma alla fine ottenne che sia lei che Kate venissero bandite e dimenticate dalla società che un tempo le aveva venerate, morirono sole e in estrema povertà.

zonamorta.it le sorelle fox spiritismo

Anni dopo la loro morte, nel 1905 nella casa dove vivevano vengono rinvenute delle ossa, gli investigatori pensano in un primo tempo che si tratti del cadavere del venditore ambulante la cui esistenza peraltro non fu mai provata ma indagini più accurate rivelarono che in realtà erano ossa di pollo.

Se ti è piaciuto l'articolo condividi il post sul tuo social network preferito, basta un click su uno dei pulsanti che trovi qui sotto al post, e se ti piace il blog iscriviti alla pagina facebook per restare sempre aggiornato, grazie

Se hai articoli interessanti o racconti a tema che vuoi pubblicare ti consiglio la nuova funzionalità del blog: Scrivi un blog.

Puoi pubblicare liberamente su questo blog con un modesto contributo, scrivi il testo, allega le immagini e scegli la categoria, il post sarà reso pubblico immediatamente e potrà essere visibile a centinaia di persone.

(Visited 666 times, 1 visits today)