Non tutti sanno che quel che troviamo su google è solo una piccola percentuale dei siti esistenti, esistono milioni di siti sommersi, introvabili, criptati, reti nascoste a cui si può accedere solo con determinate tecnologie come la rete TOR (The Onion Router), accessibile facilmente oggi grazie al browser omonimo che consente di navigare in modo anonimo.

Ma che cosa si trova nel lato oscuro della rete? Ho iniziato il viaggio per voi e devo dire che sono rimasto particolarmente scosso. Ci sono siti dove poter acquistare droghe di ogni genere, dalla cocaina all’ lsd semplicemente con un click. Potete comprare anche farmaci a costo ridotto e senza bisogno di ricetta medica come viagra, psicofarmaci ecc.

Ci sono siti che vendono armi (pistole, mitra, fucili ecc), tutto quello che occorre per diventare dei rambo casalinghi, se aspirate a fare qualche strage in una scuola o in un ufficio qui trovate i siti che fanno al vostro caso. La valuta preferita è il bitcoin, una moneta virtuale non tracciabile. Tutti questi siti sono criptati e introvabili con un comune browser.  TOR è nato come protocollo web per comunicazioni dei servizi segreti americani.

Ma non finisce qui, nel lato oscuro della rete si trovano siti in cui reclutare killer (potete chiedere di far fuori la suocera o il capoufficio), in cui contattare escort (questo è possibile in verità anche nel web “normale”), e vi sono forum dove pedofili e vari pervertiti si scambiano materiale hard (pedofilia, zoofilia, masochismo e altra parafilie). Ovviamente i gruppi terroristici come Daesh usano queste reti per comunicare, così come nel deep web si possono trovare portali di hacker, siti con elenchi di password e programmi crackati oltre che blog di pirati informatici e forum dove si possono organizzare colpi di stato, rivoluzioni e attentati.

Scendendo sempre più in profondità si trovano atrocità come filmati di stupri reali o di torture, i cosiddetti snuff movies, non ho approfondito mi è bastata dare un’occhiata all’elenco dei post.

Per approfondire vi rimando all’articolo del Corriere della Sera, molto documentato, eccolo.

Ho scelto di dirvi che tecnologia utilizzare per vedere questi siti perché non approvo l’ipocrisia di alcuni blogger che postano articoli sull’argomento omettendo in modo paternalistico come sono riusciti a esplorare il deep web quando con una piccola ricerca su google potete trovare subito tutte le informazioni che vi servono, perfino wikipedia ne parla diffusamente.

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